BIOGRAFIA DI ANTONIO BASURTO

Antonio Basurto, nato a Lecce il 28 agosto 1917, famoso negli anni ‘50, inizia la carriera nel 1939 partecipando ad un concorso di voci nuove indetto dall’EIAR, viene scelto per voce e simpatia ed è così che entra a far parte dell’orchestra del Maestro Vinci.

Tuttavia lo scoppia della Seconda Guerra mondiale interrompe bruscamente l'inizio della sua attività.
Si arruola infatti come ufficiale nell'esercito e dopo l'otto Settembre cade prigioniero dei tedeschi.

Finalmente liberato dall'arrivo degli alleati torna al teatro di rivista accanto al giovanissimo Renato Rascel e alla già affermata Lydia Johnson debuttando in Argentina dove gli trovano subito il soprannome di"Rabagliati napoletano".

Il primo successo lo ottiene nel 1945 con un brano composto dal Maestro Cioffi intitolato “Tutt’ ‘e ssere”.

Nel 1957 si svolse ad Ischia il primo Festival della canzone marinara ed Antonio Basurto vinse il primo e secondo premio , rispettivamente con le canzoni “‘Na casa a Ischia” e “Ischia se chiamma”, entrambi incisi su 45 giri Vis Radio.

Tra le tante  canzoni incise, Basurto rimane famoso per la canzone folk
“Zi Nicola”.

Ha partecipato a ben 4 Festival di Napoli (’52/’54/’56/’58).

Al Festival di Sanremo del 1955 porta in finale “Un cuore” e “Una fotografia nella cornice” in coppia con Natalino Otto e “Cantilena del trainante” in coppia con Jula De Palma.

Ha inciso “Malafemmena” del Principe Antonio De Curtis (Totò) su 78 giri Cetra e sempre su 78 giri, nel 1952, incide l’introvabile e rarissimo “‘O saccio sultant’io”con i versi di Antonio De Curtis e la musica di Mario Ruccione, famoso autore di Faccetta nera, La sagra di Giarabub, E la barca tornò sola etc.

Nel 1961 gli furono chiesti soldi per poter partecipare al 9° Festival di Napoli, inutile dire che Basurto, uomo di sani principi morali,  rifiutò e si ritirò.
 
Antonio Basurto si è spento a Roma il 20 Dicembre del 2007.