BIOGRAFIA DI ENZO DE MURO LOMANTO

Enzo (Vincenzo) de Muro Lomanto era nato a Canosa di Puglia l'11 Aprile del 1902 ed è prematuramente scomparso a Napoli, sua città adottiva, il 15 febbraio del 1952.
 
Tenore di fama internazionale, cantò nei principali teatri del mondo, talora da solo, per lo più con la moglie, il celebre soprano Toti Dal Monte.
 
Dopo aver frequentato il conservatorio di San Pietro a Majella debuttò nel 1925 al Teatro Costanzo di Catanzaro ne "La Traviata" e poco dopo al San Carlo di Napoli nella parte di Cavardossi nella "Tosca".
Quindi nel 1928 fece il suo esordio trionfale alla Scala di Milano nel ruolo di Tonio in "La figlia del reggimento"di Gaetano Donizetti, sotto la direzione di Gabriele Santini.
Nello stesso anno insieme alla moglie Toti Dal Monte partirono per un fortunato tour in Australia organizzato dal Soprano Nellie Melba.
 
Nel 1929 ancora un trionfo nel ruolo di Colombello, nella prima rappresentazione assoluta sempre alla Scala di Milano di "Il Re" di Umberto Giordano e poi nel "Falstaff" nel ruolo di Fenton alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino e alla Staatsoper di Vienna.
 
Nel 1933 fu poi al Teatro Regio di Torino ne "L'impresario in angustie"di Domenico Cimarosa e nel 1936 apparve all'Opera National de Paris come Duca di Mantova nel "Rigoletto".
Quindi nel 1937 allestì personalmente per il  Maggio Musicale Fiorentino "I racconti di Hoffmann" interpretando la parte di protagonista nella difficilissima opera.
 
Restio ad interpretare cose facili e commerciali amò invece  cimentarsi in un repertorio più sofisticato e meno conosciuto cosi che ai più la sua carriera di tenore lirico rimase nell' ombra rispetto alle molte incisioni discografiche realizzate sempre per l'etichetta Columbia, di canzonette soprattutto del repertorio partenopeo. 
Purtoppo sin dai primi anni trenta una persistente forma d'asma iniziava a minare il suo fisico. 
Cantò comunque alla Scala sino al 1943.
Inoltre registrò due opere complete: Lucia di Lammermoor e Le Furie di Arlecchino di Antonio Lualdi.
 
Descritto dai biografi come persona da un carattere estremamente introverso e dotato di una sensibilità artistica e umana fuori dal comune venne fortemente colpito dai tristi eventi legati al Secondo conflitto mondiale, tanto da cadere ancor giovane in una profonda crisi depressiva, dovuta anche all'abbandono delle scene decisa dopo il peggiorare delle sue condizioni di salute.
 
Si spense ormai dimenticato e solo ma costamentemente e amorevolmente accudito dai suoi famigliari, compresa la ex moglie Toti Dal Monte all'inizio del 1952.
I suoi dischi risultavano ancora tra i più venduti tra quelli del catalogo Columbia.

 

Pubblichiamo qui sotto un bell'articolo proprio su di lei, tratto da uno storico numero di "Sorrisi e canzoni" del Febbraio 1954