Il suo successo più grande è sicuramente la famosissima "Famiglia
Brambilla in vacanza" finita in tutte le ristampe dedicate alla
musica italiana degli anni '30-'40.
Tuttavia Fausto Tommei vanta nella sua lunga carriera un numero
considerevole di incisioni discografiche, più che altro frutto della sua
ultradecennale attività radiofonica.
Veneziano, classe 1909 aveva lasciato gli studi ancora giovanissimo,
proprio per dedicarsi allo spettacolo : prima con la Compagnia Sainati,
poi on quella "Baracca e Burattini" di Lucio D'Ambra e Giannino Traversi
che lo fece esordire a Roma nel già allora prestigiosissimo Salone
Margherita.
Passerà poi nella compagnia di Dina Galli e Gandusio e poi ancora in
quella di Memo Benassi.
Nel dopoguerra il teatro di rivista lo vedrà ancora protagonista con gli
spettacoli
"E dess se femm ? Sifoolom
" del 1945, "Sette
giorni a Milano"
del 1948,
"L'uomo di Ymelda"
del 1949,"Quattro
passi in galleria"
(1953).
Sempre a Milano ,divenuta ormai la sua città adottiva, dirigerà tra il
1957 e il 1958 il Teatro delle Maschere.
Costante in questi anni, anche la sua partecipazione a diversi film
anche se in piccole parti, che passano quasi sempre inosservate.
Avendo imparato a cantare dal grande Odoardo Spadaro, incontrato
all'inizio della sua carriera quando era stato scritturato dalla
Radiocompagnia della rivista diretta dal Maestro Tito Petralia, Tommei
non disdegnò mai di cimentarsi proprio alla radio in veste di cantante
(anche se di brani esclusivamente adatti al suo temperamento brillante).
Massiccia dunque la sua presenza in sala di incisione Parlophon - Cetra
per interpretare successi radiofonici quali :
Pepè e papoos,
Serafina,
Bada che..,
frequenti inoltre le sue registrazioni di canzoncine briose e tutto
swing accanto alle celeberrime Sorelle Lescano come :Annabella bella bella
Il solletico
Invito alla caccia
La cicala e le formiche
Le ragazze di Verona
Lupo di mare
Mamma... dammi un soldo
Non si fa l’amore quando piove
Rosalia
Serafina, bada che
Uh... Uh... signorina NovecentoFausto Tommei muore a Padova il 23
Luglio del 1978 dove era stato ricoverato per una grave malattia, i cui
primi sintomi si erano manifestati solo pochi mesi prima durante le
riprese di uno sceneggiato televisivo.
Pubblichiamo qui sotto un bell'articolo proprio su di
lei, tratto da uno storico numero di "Sorrisi e canzoni" del Febbraio
1954