BIOGRAFIA DI VITTORIA MONGARDI

Vittoria Mongardi era nata a Bologna il 26 Febbraio 1926.
Dotata di un corpo splendido esordì nel 1944 come indossatrice.
Nel 1946 si trasferì da Bologna a Trieste per seguire la sorella che aveva sposato un sottotenente della Aereonautica Militare.
Fu proprio presso un circolo di ufficiali americani, presso il quale si era recata per accompagnare il cognato che salì per la prima volta su un palco per cantare.
Lo fece per assecondare quella strana fissazione che era tipica allora dei soldati stranieri che ancora occupavano il nostro paese, del voler sentire a tutti i costi cantare gli italiani.
Al termine della sua esibizione il Maestro Guido Cergoli, che dirigeva l'orchestra, rimase stupito della voce calda e pastosa, oltre che intonatissima della giovane sconosciuta, tanto che le chiese di rimanere al microfono della propria orchestra per tutta la serata, mentre già molte delle persone che frequentavano quella sera il ritrovo, avevano smesso di ballare per ascoltarla meglio.
Guido Cergoli divenne il suo maestro e fece di lei in breve tempo una ottima cantante, mettendone in luce le doti interpretative, spesso giocate su toni grevi e ricchi di sfumature che ricreavano, in un certo senso, il fascino della prima e mai dimenticata Norma Bruni.
 
Terminato dunque il primo periodo prevalentemente dedicato alle sale da ballo, lavorò nel cinema e nel teatro di rivista accanto ai più importanti artisti del momento da Totò a Olga Villi, oltre che alla grande Anna Magnani, la quale una sera le disse dietro alle quinte:"...e tu ? con quel corpo e quella voce che ce stai a fà qui ?"
 
Infatti, solo nel 1948, avvenne il suo debutto vero e proprio nel mondo della canzone quando iniziò a cantare dai microfoni di Radio Trieste, ancora con l'orchestra diretta dal M°.Guido Cergoli.
Divenne subito popolarissima alternando canzoni melodiche e intrise di profonda malinconia a canzonette allegre e spensierate in cui la Vittorina, come gli addetti ai lavori amavano chiamarla, sapeva esprimere una sorprendente ironia e una buona dose di swing.
E' di questo periodo "  
Perchè Non Sognar 
di Redi e Galdieri che ottiene un lusinghiero successo presso gli ascoltatori radiofonici italiani..
 
Nel 1950 ottenne una importante affermazione, anche discografica, con il brano "Sapevi di mentire" scritto dal divo Natalino Otto su versi di Bertini.
Successivamente passò con il Complesso Masutti compiendo numerose tournèe e incidendo parecchi dischi per l'etichetta Cetra.
 
Nel 1954 venne chiamata dal Maestro Angelini per sostituire Nilla Pizzi passata alla neonata RCA Italiana, al Festival di Sanremo dove cantò
"Angeli senza cielo"in coppia con Flo Sandon's e "Rose" (ripetuta da Katyna Ranieri),"Notturno per chi non ha nessuno"(presentata anche da Natalino Otto)ma soprattutto " Aveva Un Bavero " che conobbe un enorme successo rappresentando un po' la vincitrice morale di quella edizione del Festival.
Quando, alcuni mesi dopo, il Festival sino ad allora esclusivamente radiofonico, venne rimesso in piedi per la TV e trasferito negli studi di Torino, venne affidata proprio alla Mongardi la sigla di apertura "Canzoni alla sbarra"cantata in coppia ancora al Duo Fasano, una canzone questa che aveva già partecipato per la verità con poca fortuna alla manifestazione vera e propria affidata alle voci di Gino Latilla e del Quartetto Cetra.
 
Intuendo subito la grandi importanza che avrebbe potuto rappresentare per lei la nascita della televisione la bella e brava Vittoria si trasferì a Roma dove diventò la primadonna dell'importante orchestra diretta dal M°. Fragna con la quale resterà sino allo scioglimento della formazione.
Sono di questo periodo alcune sue canzoni di vasta notorietà come :
L'uomo della mia vita,
T'ho voluto bene (Non dimenticar)
Rosetera,
Cicocì,
I tre gemelli,
Arriva la corriera,
Il mambo del trenino,
Mambo Cileno,
Sì sì,no no,
Mi manca un Venerdì,
Contatto telefonico,
Piccolo brigante,
Piccola trattoria,
Io vendo baci,
La diligenza della California.
 
Nel 1957 vinse il Festival della canzone italiana a Toronto presentando con il Duo Fasano la famosa "Casetta in Canadà".
 
Finito il sodalizio con il Maestro Armando Fragna cantò con il pianista Luciano Sangiorgi realizzando i primi dischi della neonata etichetta ITALDISC che lancerà di lì a poco nel firmamento della canzone italiana nientemeno che Mina.
 
Molte anche le trasmissioni televisive che la vedono protagonista in questo periodo tra le quali vi ricordiamo:
Canzoni alla finestra, Carnet di musica, La piazzetta delle sette note.
 
Nel 1961 sposo il giornalista sportivo Piero Filippini, conosciuto negli anni '50 e tornò ad abitare a Bologna continuando comunque a cantare anche se nel frattempo le mode erano nettamente cambiate.
Numerose dunque le sue tournèe all'estero dove la musica italiana tradizionale continuava ad avere ancora spazi adeguati .
 
Continuò così, ormai dimenticata dagli italiani sino al 1975 quando una malattia incurabile se la portò via per sempre.
Era il 26 Novembre 1975.
Pubblichiamo qui sotto un bell'articolo proprio su di lei, tratto da uno storico numero di "Sorrisi e canzoni" del Febbraio 1954