BIOGRAFIA DI EVA NOVA
Eva Nova pseudonimo
di
Annunziata Santoli
Maccotola
nata a Napoli
il
31 Dicembre1920 è stata una delle attrice e
cantanti più popolari dell'immediato
dopoguerra italiano.
Donna di grande fascino,
nonché Regina assoluta delle Piedigrotte
napoletane, fu molto popolare negli Anni
'40 e '50
Il suo debutto ufficiale avviene nel 1933 con la compagnia "i
cadetti della canzone" diretta da Enzo
Bonagura.
Dopo
una lunga tournèe per tutta l’Italia la
compagnia si scioglie.
Nel 1934 Eva forma
con sua cugina Rosa Attanasio, in arte
Ria Diana, un duo, le "Sister’s Diana",
che subito s’impone all’attenzione del
pubblico per spigliatezza e classe.
Lo
spettacolo teatrale proposto dal duo e
presentato nei maggiori teatri del sud è
formato da fantasie, balletti,
interventi comici e canzoni prese dalla
grande tradizione popolare partenopea.
La
sua partecipazione nel duo non le
consente, anche per la sua giovane età,
di imporsi nel mondo dello spettacolo ma
Eva accetta questo ruolo minore senza
riserve per ben cinque anni.
Nel 1940 il duo si
scioglie per volontà di Ria Diana che
decide di abbandonare la carriera.
Eva
invece vuole proseguire e nello stesso
anno si iscrive all’audizione di
Piedigrotta "la canzonetta" riscuotendo
incredibile popolarità soprattutto
perché è la prima cantante ad adottare
un microfono per cantare in pubblico.
Nel
1941, Eva incontra il poeta ed editore
Vincenzo Esposito, in arte Enzo Di
Gianni, noto anche come sceneggiatore e
regista, che dapprima diventa suo
impresario e successivamente suo marito.
Da
questo momento la carriera di Eva si
costella di solo successi.
Nel
1942 viene messa
sotto contratto dalla "Voce del
Padrone", una delle più note case
discografiche del periodo, e con questa
casa discografica inciderà tanti
successi, sino al 1953, che promuoverà
attraverso" Le audizioni di Piedigrotta
di Di Gianni" dove Eva sarà la
indiscussa star.
Tra
questi:
"Dimme addo staje",
"Ammore
busciardo",
"Madunnella",
"Chi parla è napule",
"Cafuncella sfortunata",
"Sartulella
mia",
"Senza core",
"Tu parte",
"E ddoje
madonne".
Dotata di una voce calda,
chiara, estesa e ben modulata,
rappresenta la a
"canzone all’italiana" che tanto
successo ha all’estero soprattutto tra
gli emigrati.
Nel
1947 tenta anche la carriera di autrice
con un brano dal titolo
"Notte
di malinconia"
di cui firma il testo.
Nel
frattempo ha iniziato pure una intensa
carriera cinematografica che le
riserverà soddisfazioni altrettanto grandi.
Nel 1949 infatti vince la
Maschera d’argento come attrice
protagonista del film di Giorgio
Simonelli "Le due madonne" con Vittorio
Duse, Nyta Dover ed Agostino Salvietti.
Successo che bisserà nel
1950 per un film scritto dal
marito che cura anche la regia :
"Destino", con Tina Pica e Domenico
Modugno.
Tornerà
più volte a recitare in tanti film che
saranno campioni d’incasso: "Monaca
Santa" di Guido Brignone con Gigi Pisano
ed Agostino Salvietti (1945),
"Pentimento" del 1952 di Mario Costa con
Gino Latilla, Nilla Pizzi, Antonella
Lualdi e Dante Maggio, "Madonna delle
rose" del 1954 con Ave Ninchi e
Jacqueline Collard, "Milanesi a Napoli"
del 1954 di Enzo Di Gianni con Ugo
Tognazzi, Dolores Palumbo e Nino Taranto
e "Incatenata dal destino" del 1955
ancora di Enzo Di Gianni con Paul Muller
e Tamara Lees, tutti prodotti dalla
Evafilm, società cinematografica di cui
il marito è proprietario.
Suo
marito spesso firma la regia e scrive le
colonne sonore di questi film anche
queste cantate da Eva Nova.
Nonostante
la cantante sia protagonista di film che
richiamano l’attenzione del pubblico,
che affolla le sale cinematografiche, la
stampa considera i suo film di serie B.
Eva
rimane delusa di questo comportamento e
decide di passare al contrattacco;
infatti, alla prima del film "Le due
madonne", Eva allega alla locandina del
film un manifesto con il seguente
commento:
"Le due madonne" è un
film dove Napoli non è convenzionale e
dove la musica e le canzoni sono il
naturale commento della vicenda".
Con
questo, Eva anticipa la critica e mette
fuori gioco la stampa che può soltanto
condividere il suo stesso commento.
Nel 1954 Eva Nova
decide di abbandonare "La Voce del
Padrone" e firma un contratto con la
RCA.
Con
questa casa discografica decide di
partecipare alla seconda edizione del
Festival di Napoli.
Infatti il suo nome
compare nel cast festivaliero.
Successivamente
però si ritira per protesta contro
l’ente organizzatore della
manifestazione.
Infatti
alcuni autori di canzoni presentate alla
manifestazione tra cui Enzo Di Gianni
accusano la RAI di aver illegalmente
modificato il testo di alcuni brani già
ammessi alla gara.
Eva
dunque appoggia la causa di suo marito.
Il suo debutto nel
Festival partenopeo avverrà dunque
l'anno seguente nel 1955 quando eseguirà
con grande bravura ben tre brani:
"Luna chiara", "Napule
sotto e ‘ncoppa", in abbinamento con
Carla Boni, e "Comme te l’aggia di",
ripetuta da Achille Togliani.
Nonostante
la validità dei brani viene eliminata.
Inizia
così il declino di Eva Nova, soprattutto
a causa di sopravvenuti problemi alle
corde vocali.
Nel
1956 si trasferisce a Roma ed abbandona
l’attività artistica anche se di tanto
in tanto partecipa a rassegne e
manifestazioni in qualità di ospite.
Dopo
il decesso del marito, si ritira del
tutto dalle scene circondandosi solo
dell’amore dei suoi cani e di alcuni
intimi amici.
Delusa ed anche inquieta
con i dirigenti televisivi che non
trasmettono i suoi film, con le
emittenti radiofoniche che non mandano
in onda le sue canzoni e con i
giornalisti che non le dedicano mai un
articolo, Eva muore nella sua villa
romana il 30 Novembre 1996 ricordata solo
dall’affetto dei suoi fans.
Biografia realizzata
da
mirko
fini mirkofini@hotmail.com
per :
www.lavocedelledonne.it