Museo Virtuale del Disco e dello Spettacolo
Associazione di promozione sociale
CF. 90058110090
Sede operativa Via Isola Inferiore 6 18038 Sanremo-IM
Sede legale Via Crose 32 17038 Villanova d'Albenga-SV
Tel. 39 3802399151
museovirtualedeldisco@gmail.com www.museovirtualedeldiscoedellospettacolo.it
Bruno Canfora
Bruno Canfora, milanese era nato il 6 Novembre del 1924 ed è stato un direttore
d'orchestra, compositore, arrangiatore, paroliere italiano, entrato nella storia dello
spettacolo e della musica leggera italiana in quanto autore di molte delle musica di
trasmissioni televisive di grande successo, oltre che di canzoni che sono diventate degli
evergreen come:
Fortissimo, Il ballo del mattone, Il geghegè (lanciate da Rita Pavone),
Due note, Brava, Sono come tu mi vuoi, Vorrei che fosse amore, portate al successo
da Mina,
Da-da-un-pa, La notte è piccola, cantate delle gemelle Kessler,
Stasera mi butto (incisa da Rocky Roberts),
Soli, Né come né perché, Rome by Night, La vita, portata al successo da Shirley Bassey.
Figlio di Ludovico, dirigente della Banca Commerciale di Milano, appassionato di musica e
chitarrista autodidatta, si avvicinò alla musica insieme col fratello maggiore Oreste,
iniziando a studiare l'oboe con il maestro Leandro Serafin, primo oboe al Teatro alla
Scala di Milano;[ Oreste, il fratello, si diplomò in fagotto e dopo la guerra entrò al Teatro
alla Scala, dove è rimasto come primo fagotto fino alla fine della sua carriera; Bruno
invece conseguì il diploma in oboe.
Parallelamente iniziò lo studio del pianoforte al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano.
In questi anni, inoltre, si avvicinò al jazz, grazie al suo insegnante di oboe Leandro Serafin,
il quale lo spinse verso la musica americana, all'epoca difficilmente reperibile e spesso
censurata dal regime, perché considerata troppo "licenziosa", iniziando a suonare in alcuni
complessi.
Durante la Seconda guerra mondiale, militare in marina, nel 1943 venne coinvolto dai
tedeschi in un'orchestra, che trasmetteva da un'emittente radio a Padova, suonando
musica americana, e qui conobbe la cantante Elsa Rovere, in arte Elsa Pejrone, già voce
solista del complesso del Maestro Enzo Ceragioli, con la quale ebbe due dei suoi tre figli.
Con la Pejrone e con Tullio Gallo alla tromba organizzò un trio, che si esibiva nei locali
del Veneto.
Nel 1945 venne chiamato dall'EIAR per suonare il pianoforte nell'orchestra di Venezia.
Si trasferì a Trieste, ancora occupata dagli Alleati, dove accompagnava con un complesso
varie formazioni di rivista inglesi e statunitensi.
A Torino nel 1948 conquistò il riconoscimento del concorso Bacchetta d'oro, al quale
parteciparono grandi orchestre dell'epoca, tra cui quelle di Armando Trovajoli e Piero
Piccioni, concorso che successivamente gli ha aperto le porte più importanti del panorama
musicale. Nello stesso anno lavorò in Germania e al ritorno, la sua orchestra diventò una
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di quelle più utilizzate durante le trasmissioni radiofoniche. Cominciò inoltre l'attività di
compositore, scrivendo le prime canzoni, come Rosetera, Oggi, domani e
sempre, Violette.
Negli anni sessanta divenne uno dei più noti e virtuosi direttori d'orchestra televisivi,
dirigendo l'orchestra della Rai in numerosi programmi, come Studio
Uno e Canzonissima (a partire dall'edizione del 1959 con Nino Manfredi, Paolo
Panelli e Delia Scala), lavorando spesso con il regista Antonello Falqui.
Nello stesso periodo, inoltre, firmò come autore numerosi brani di successo della musica
leggera italiana, quali Vorrei che fosse amore, Due note, Conversazione, Sono come tu mi
vuoi e Brava interpretati da Mina, Il ballo del mattone, Fortissimo, Il geghegè eseguiti
da Rita Pavone, la nota sigla Da-da-um-pa, proposta dalle Gemelle Kessler, Stasera mi
butto, portata al successo da Rocky Roberts, e molte altre.
L'ultima apparizione in video è stata nel 1995 con Papaveri e papere, un programma
televisivo di intrattenimento di Rai 1 con cadenza settimanale, ideato da Michele Guardì,
che ne ha curato anche la regia. È stato direttore artistico del Festival di Sanremo e
presidente della commissione concorsi per l'orchestra di musica leggera e di ritmi moderni
della Rai. Negli anni sessanta con la sua orchestra porta Mina in un'importante tournée in
Giappone, dove scrive per lei un brano in giapponese, dal titolo Anata To Watashi (Tu ed
io), che riscuote un grande successo.
Tra le tante manifestazioni a cui ha partecipato, ricordiamo Un disco per l'estate
1965 con Come si fa a non volerti bene, cantata da Domenico Modugno, il Festival di
Sanremo 1963 con Fermate il mondo, interpretata da Joe Sentieri e Johnny Dorelli,
il Festival di Sanremo 1968 con La vita, interpretata da Elio Gandolfi e Shirley Bassey.
Alla Mostra Mostra internazionale di musica leggera di Venezia nel 1965 partecipa
con L'ultima occasione, portata al successo da Mina; inoltre ha diretto l'orchestra
al Festival di Sanremo 1961, al Festival di Sanremo 1988 e all'Eurovision Song Contest
1991 e ancora al Festival di Sanremo 1993.
Ha diretto più volte l'orchestra della Rai in occasione del "Premio Italia", trasmesso in
Eurovisione.
Ha collaborato con Pietro Garinei e Sandro Giovannini, scrivendo le musiche per molte
commedie musicali del duo, tra cui Viola violino e viola d'amore nel 1967, con le Gemelle
Kessler ed Enrico Maria Salerno, Angeli in Bandiera, Un Angelo è sceso a Brooklyn, o
collaborando alle orchestrazioni, come in Promesse... promesse... nel 1970, con Johnny
Dorelli e Catherine Spaak; sempre in campo teatrale, nel 1976 ha musicato Amori miei,
scritto da Iaia Fiastri e rappresentato in tutta Italia da Ornella Vanoni, Duilio Del
Prete e Gianrico Tedeschi.
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Il 24 maggio 1971 Canfora si è sposato con Loretta Turri (25 anni), con rito civile,
a Trevignano Romano dove l'anno precedente, si erano uniti in matrimonio Mina e Virgilio
Crocco).
Ha anche partecipato ad alcuni musicarelli, nella parte di sé stesso, ed ha composto le
musiche di molte colonne sonore di film. I suoi "stacchetti" musicali, in puro stile
americano, sono molto utilizzati tutt'oggi dalle principali televisioni italiane e spagnole.
Continuò l'attività anche nei decenni successivi, sia in televisione che dal vivo con la sua
orchestra.
Si occupava anche di jazz sinfonico, in particolare con l'orchestra sinfonica del "Teatro Massimo"
di Palermo, con la quale eseguì più volte delle tournée con ricercati arrangiamenti, da lui curati, su
musiche di Cole Porter, George Gershwin, Hoagy Carmichael e molti altri autori americani.
Canfora è scomparso il 4 Agosto 2017 a Piegaro d’Umbria dove da tempo dopo il ritiro dalle scene
si era trasferito.