Oscar Carboni
Oscar Carboni nasce a Ferrara il 9 settembre 1914.
Ultimo di ventuno figli, garzone
padre, inizia
a cantare, per necessità oltre che per
passione, alle feste
fatte in casa
dintorni di Ferrara.
Specializ
su commissione, f
orma un quartetto vocale assi
me ad alcuni amici
e, con loro,
conda Gara del
la Canzone indetta
1939; durante il provino,
Maestro Petralia
che gli consig
le selezioni come solista.
Dotato
ca di vasta estensione, ben intonata ed impostata,
una seconda volta e
, interpretando
butta ai microfoni
radiofonici il 6 febbraio 1940,
tempo dopo,
coglie la sua prima affermazione intonando
seguito Quell’uccellin…,
La mia canzone al vento
na Fioresi, contribuendo all
anno, tra
smette anche accompagnato dallorchestra di Saverio Seracini, partecipa allo
spettacolo di varietà
Cinque uomini in gamba
per la Cetra-
Parlophon. Nel 19
composizione di Di Lazzaro, mentre con la formazione di Pippo Barzizza porta al
successo il motivo
Stelle di Spagna
coli allestiti per le Forze Armate e p
di, con Dea Garbaccio e l’orchestra Angelini, e
e Lina Gennari; presta la sua voce per interpretare la canzone
all’interno del film
La bocca sulla st
mente passato con la formazione di Angelini,
ne e Mamma buonanotte
di Pagano; nello stesso anno, prende parte al varietà
possibile
di Nelli e Mangini, con Renato Ra
lonna sonora della pellicola
supporto del Trio Le
scano, il brano
armi,
è costretto ad interrompere lattività; inv
all’intrattenimento delle truppe, allestendo alcuni spettacoli di rivista per le Forze
IL DISCOBOLO
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Museo virtuale del Disco
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Oscar Carboni
Oscar Carboni nasce a Ferrara il 9 settembre 1914.
Ultimo di ventuno figli, garzone
nella merceria del
a cantare, per necessità oltre che per
fatte in casa
e nelle balere nei
Specializ
zatosi nelle serenate
orma un quartetto vocale assi
e-
e, con loro,
partecipa alla Se-
la Canzone indetta
dall’EIAR nel
cattura
l’attenzione del
che gli consig
lia di presentarsi al-
Dotato
di una voce bian-
ca di vasta estensione, ben intonata ed impostata,
iscritto
si da solo, viene esaminato
, interpretando
Settembre ti dirà,
risulta tra i dodici vincitori. D
radiofonici il 6 febbraio 1940,
diretto da
Pippo Bar
coglie la sua prima affermazione intonando
Tango del
La mia canzone al vento
e
Voce di strada
na Fioresi, contribuendo all
’affermazione del brano
Chiesetta alpina
smette anche accompagnato dall’orchestra di Saverio Seracini, partecipa allo
Cinque uomini in gamba
con Rosevelt ed incide i primi 78 giri
Parlophon. Nel 19
41, diretto dal Maestro Angelini, lancia
composizione di Di Lazzaro, mentre con la formazione di Pippo Barzizza porta al
Stelle di Spagna
; p
arallelamente, prende parte a numerosi spett
coli allestiti per le Forze Armate e p
artecipa alle riviste
Luce al terzo piano
di, con Dea Garbaccio e lorchestra Angelini, e
Vicino alle stelle
con Nuto N
e Lina Gennari; presta la sua voce per interpretare la canzone
La bocca sulla st
rada
di Roberto Roberti. Nel 1942,
mente passato con la formazione di Angelini,
lancia i motivi
E zitto amore
di Pagano; nello stesso anno, prende parte al varietà
di Nelli e Mangini, con Renato Ra
scel e Tina De Mola ed interpreta la c
lonna sonora della pellicola
di Marcello Albani
Divieto di sosta
scano, il brano
Lungo il margine del fiume
. Richiamato sotto le
è costretto ad interrompere l’attività; inv
iato a Trieste, viene destinato
allintrattenimento delle truppe, allestendo alcuni spettacoli di rivista per le Forze
si da solo, viene esaminato
risulta tra i dodici vincitori. D
e-
Pippo Bar
zizza; poco
Tango del
mare, cui fanno
Voce di strada
; duetta con Silva-
Chiesetta alpina
. Nello stesso
smette anche accompagnato dallorchestra di Saverio Seracini, partecipa allo
con Rosevelt ed incide i primi 78 giri
41, diretto dal Maestro Angelini, lancia
Piccola Santa
composizione di Di Lazzaro, mentre con la formazione di Pippo Barzizza porta al
arallelamente, prende parte a numerosi spett
a-
Luce al terzo piano
di Arnal-
con Nuto N
avarrini
e Lina Gennari; presta la sua voce per interpretare la canzone
Serenata solitaria
di Roberto Roberti. Nel 1942,
definitiva-
E zitto amore
di Ruccio-
di Pagano; nello stesso anno, prende parte al varietà
Tutto è
scel e Tina De Mola ed interpreta la c
o-
Divieto di sosta
, intonando, con il
. Richiamato sotto le
iato a Trieste, viene destinato
allintrattenimento delle truppe, allestendo alcuni spettacoli di rivista per le Forze
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Armate. Grazie ad alcune licenze, riesce a completare l’incisione di alcuni dischi ed a
fare altrettante sporadiche apparizioni radiofoniche, durante le quali porta al succes-
so, nel 1943, il motivo Casetta fra gli abeti. Fuggito a Ferrara dopo gli avvenimenti
dell’8 settembre, viene catturato, poco tempo dopo, dai tedeschi e costretto ad esibirsi
ai microfoni dell’EIAR repubblichina fino alla fine delle ostilità. Nel 1945, tornato
sui suoi passi, gira l’Italia meridionale con la rivista di Tom e Langella Scandalo!, as-
sieme ad Amedeo Girard e Giorgia Vallieri, cantante di varietà, con la quale si è nel
frattempo sposato. Nello stesso anno, porta sui palcoscenici italiani lo spettacolo Paz-
zi della musica di Nelli e Mangini, assieme alla moglie ed ai fratelli Martorana. Nel
1946, partecipa alla commedia musicale di Cutolo e Marchionne A terronia si canta
così, con Nilla Pizzi e l’orchestra Angelini; nell’ottobre dello stesso anno, forte di una
ritrovata popolarità, torna in sala d’incisione, registrando, per la Cetra, i motivi
Com’era verde la nostra valle e Madonna Amore, cui fanno seguito alcuni fortunati
duetti con la moglie quali Limoni d’oro e Lucia Lucì. Nel 1947, torna ad esibirsi alla
radio e trionfa lanciando i motivi Cantando con le lacrime agli occhi, Serenata sere-
na e Serenata celeste; il successo è tale che gli viene concesso uno spazio personale
all’interno della programmazione radiofonica dal titolo Un quarto d’ora con Oscar
Carboni che, dopo poche settimane, visti gli entusiasmanti riscontri di pubblico, muta
il nome in Mezz’ora con Oscar Carboni. Nello stesso anno porta al successo i brani
Acquarello napoletano, Cantando all’italiana, Cuore napoletano ed Il pianino di
Napoli; a teatro, è applauditissimo all’interno della rivista di Bixio e Sidet Radio…
Radio… sempre Radio! con Nilla Pizzi e Tony Stella. Nel febbraio 1948, intraprende
una lunga tournée in Sud America che lo impegna fino al 1951; si esibisce, ricevendo
ovunque ampi consensi, nei palcoscenici dell’Argentina (dove forma una compagnia
di rivista con Aldo Fabrizi e Rino Salviati), Cile, Uruguay, Montevideo e Brasile, do-
ve ha l’onore di esibirsi al Carnevale di Rio e dove, nel frattempo, diventa padre di
Sandra Paola. Tornato in Patria, in seno all’orchestra Angelini, partecipa, nel 1952, al
secondo Festival della Canzone di Sanremo, presentando i motivi Cantate e sorridete,
Perché le donne belle e Madonna delle rose, composizione con la quale sfiora il po-
dio classificandosi al quarto posto. Nello stesso anno, prende parte al Festival di Na-
poli, dove si aggiudica il secondo premio con il motivo Varca lucente, delicata barca-
rola di Mangieri, presentata in abbinamento con Domenico Attanasio; alla stessa ma-
nifestazione presenta anche i brani Nustalgia, Lassame sunnà e Cara Lucia. Nel
1953, canta alla radio accompagnato dall’orchestra Eclipse di Armando Trovajoli ed
incide per la Cetra, diretto dal Maestro Savina; gareggia al Festival della Canzone Ita-
liana di Parigi ed a quello di Ancona ed interpreta il film Condannata senza colpa per
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la regia di Luigi De Marchi. L’anno successivo, forma un proprio complesso, deno-
minato Quintetto Oscar e gira la Penisola con il varietà Canzoni alla ribalta; vince il
terzo premio al Festival Adriatico della Canzone di Ancora con il motivo Oblio e tra-
smette alla radio accompagnato dalla formazione di Nello Segurini. Nel 1955, calca
ancora i maggiori palcoscenici italiani con le riviste Canzoni per le vie di Essevu ed
Oneto, con Marisa Colomber e Bruno Rosettani e Fantasia musicale con Armando
Romeo e l’orchestra Galassini, formazione con la quale canta alla radio ed incide
numerosi 78 giri, quali Torna papà, Luna lunatica, Ponentino romano, Il primo ap-
puntamento, quest’ultima in duetto con Giuseppe Negroni. Nello stesso anno, si ag-
giudica il secondo premio al Festival del Lago Maggiore con il brano Madonna senza
fiori, in abbinamento con Marino Di Negro e si classifica al terzo posto al Festival di
Messina con la canzone Pescatori di perle. Nel 1956, è titolare alla radio di una ru-
brica personale dal titolo Canta Oscar Carboni; il successo del programma è tale che
durerà ininterrottamente, salvo alcune pause estive, fino al 1962. Nel 1957, vince la
Maschera d’Oro di Piacenza e partecipa al programma Voci e volti della fortuna ante-
signano di Canzonissima; l’anno dopo, trasmette alla radio accompagnato dal com-
plesso di Franco Chiari. Nel 1959, compie una fortunata tournée negli Stati Uniti
mentre l’anno successivo, porta in finale al Festival di Milano il motivo Bellissima
signora, proposto in tandem con Sergio Franchi; sempre nel 1960, prende parte a
Canzonissima, dove gareggia con il motivo Chitarra romana. Nel biennio successivo
è tra i beniamini di Radio Monteceneri, da dove canta diretto dal maestro Fernando
Paggi. Nonostante un calo di popolarità, continua a prendere parte a numerosi pro-
grammi radiofonici e televisivi per tutta la prima metà degli anni Sessanta; incide, al-
ternando pezzi nuovi ai suoi collaudati successi, per alcune case discografiche minori
come la Music Mercury, la Hollywood, la Italfon e la Pig. Nel 1965, è tra gli ospiti
dei programmi televisivi La fiera dei sogni e La prova del nove; successivamente, a-
pre un esercizio commerciale a Torino e si ritira dalle scene. Nel 1968, dopo appena
tre anni di inattività, torna sui suoi passi richiamato dalla riscoperta del liscio, genere
che ben si adatta alle sue capacità vocali ed interpretative. Inizia ad esibirsi nelle più
importanti sale da ballo italiane, riscuotendo ovunque grandi ovazioni. Nel 1969, ri-
ceve il premio Euterpe d’Oro alla carriera per aver contribuito all’affermazione della
canzone italiana nel mondo; due anni più tardi è tra i mattatori del Festival di Celle
Ligure, manifestazione a carattere nostalgico, dove ripropone la sua Tango del mare.
Conosciuto un nuovo periodo di popolarità, arriva ad esibirsi, nel 1974, persino al Pi-
per Music Hall di Roma, diretto dal Maestro Giordano; torna alla radio ed alla televi-
sione ospite di numerose trasmissioni quali Adesso Musica! (1974), Toh! Chi si risen-
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te… (1978), Le canzoni che non tramontano (1979), Sono sempre loro! (1984). Al-
terna l’attività di cantante a quella di impresario e talent-scout fino ai primi anni Ot-
tanta. Muore a Ferrara il 29 marzo 1993.
Alessandro Rigacci
a.rigacci@alice.it