Il Discobolo
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Museo Virtuale del Disco
Johnny Dorelli
Johnny Dorelli (vero nome Giorgio Domenico Guidi) è nato a Meda il 20
febbraio 1937: cantante, attore, conduttore radiofonico e televisivo,
trascorre la sua infanzia negli Stati Uniti, perc il padre Aurelio, tenore, si
era trasferito lì per lavoro assieme alla moglie Teresa. Negli Stati Uniti il
giovane Johnny studia pianoforte e contrabbasso e inizia a esibirsi in
concorsi canori per giovani talenti, acquisendo lo pseudonimo di Dorelli
(che deriva dalla storpiatura americana del nome d’arte del padre,
DAurelio). Il primo disco arriva nel 1951, a 14 anni, con il 78 giri
Arrotino/Fammi durmì, per La voce del padrone. Rientra in Italia nel
1955 e inizia a incidere per la CGD di Teddy Reno: i suoi primi 78 giri
sono soprattutto cover di brani americani. Il suo stile si ispira a quello dei
crooner statunitensi, stile lontano dai gorgheggi allitaliana, che in Italia ha
ben pochi seguaci, tra cui Natalino Otto e Fred Bongusto. Nel 1956
partecipa al film Totò, Peppino e le fanatiche, recitando in una piccola
parte e cantando un brano nella colonna sonora e lanno seguente conduce
tre puntate del Musichiere accanto a Nuccia Bongiovanni. Il successo
vero e proprio, però, arriverà nel 1958 e nel 1959, quando, accanto a
Domenico Modugno, vince il Festival di Sanremo (con Nel blu dipinto di
blu” e con Piove); il giovane Dorelli, infatti, riesce a non farsi
schiacciare da Domenico Modugno. In seguito entra nel cast di molte
trasmissioni televisive (tra cui Buone vacanze a cavallo tra il 1959 e il
1960) e gira alcuni caroselli. Non trascura neppure lattività musicale:
sono gli anni di My funny Valentine, Boccuccia di rosa, Julia, Love in
Portofino, Meravigliose labbra, Lettera a Pinocchi. Negli anni Sessanta
crea il personaggio di Dorellik, ladro maldestro e sfortunato, ispirata a
Diabolik. Sempre nello stesso periodo, la sua voce diventa protagonista di
Gran Varietà, spettacolo radiofonico di cui conduce quasi tutte le
edizioni dal 1966 al 1979. Nel 1967 al Festival di Sanremo presenta il
brano che sarà il suo più grande successo discografico, Limmensità,
assieme a Don Backy. In tutto le sue partecipazioni al Festival di Sanremo
sono otto (lultima nel 2007, con il brano Meglio così): nel 1990 ne è
stato presentatore, al fianco di Raffaella Carrà. In quella edizione
partecipò, come cantante, il figlio Gianluca Guidi, che Dorelli ha avuto da
Lauretta Masiero, con cui ha avuto una lunga relazione.
Gli anni Settanta sono dedicati ancora alla musica, ma col passare del
tempo la sua principale occupazione diventa il teatro: memorabile la
commedia musicale Aggiungi un posto a tavola, di Garinei e
Giovannini. Il teatro resta una sua grande passione e nel 1995, assieme a
Loretta Goggi, porta in toure Bobbi sa tutto”, spettacolo che vince il
Biglietto d’oro”.
Altri successi: nel 2004 ritorna alla musica con il disco Swinging”, con
cui, superate le 100.000 copie, vince il Disco di platino”; nel 2007
partecipa al gran galà per le 50 edizioni dello Zecchino d’oro con la
celeberrima Lettera a Pinocchio”, che viene riconosciuta come la
canzone regina dello Zecchino d’oro”.
Dorelli è stato anche autore di alcune musiche dei suoi brani, soprattutto
Lati B dei 45 giri. In alcuni casi, nelle collaborazioni con Pallesi, ha
firmato le musiche con il suo vero nome: molte delle sue canzoni riportano
infatti la dicitura Pallesi-Guidi.
Oggi Dorelli si è ritirato a vita privata: sul grande schermo è apparso per
lultima volta nel 2005, nel film Ma quando arrivano le ragazze di Pupi
Avati e in tv nel 2007.
(Claudia Bertanza)