Bruna Rattani
Nata a Bologna nel 1924, dopo le scuole elementari
comincia a lavorare nel forno dei genitori che gestiscono
una panetteria di loro proprietà.
Scopertasi una buona voce durante le festicciole in
famiglia in casa delle amiche, decide di prendere lezioni
di canto e pianoforte con l’intenzione di intraprendere la
carriera artistica.
Dopo essersi esibita per un certo periodo nelle balere
emiliane, l’occasione le si presenta nel 1942, quando
partecipa al concorso per voci nuove indetto dall’Eiar,
dove canta Fiorellin del prato e La barca dei sogni,
risultando vincitrice insieme a Gianni Ravera e a Nilla Pizzi. Terminato il periodo di
perfezionamento, viene scelta dal maestro Angelini, con il quale inizia a trasmettere da
Radio Bologna al principio del 1943.
Segue poi il maestro a Montecatini, ed è lei a fargli compagnia durante il periodo
doloroso in cui Angelini perde la moglie Clara.
Subito dopo, entra in orchestra anche la Pizzi. E le due ragazze rafforzano la loro
amicizia nata durante le fasi del concorso, quando Nilla andava spesso ospite in casa di
Bruna.
Quando l’orchestra si trasferisce a Torino, le due cantanti, alle quali si unisce Dea
Garbaccio, trovano un appartamentino al numero 57 di via Venti Settembre.
Angelini, che ama unire e impastare le voci, fa duettare spesso la Rattani con la Pizzi
(Il suonatore ambulante), aggiungendovi a volte Gianni Ravera (La canzone della
strada, dal film I marciapiedi della città).
Il suo debutto discografico avviene il 20 febbraio 1944, allorché Angelini decide di
abbinarla a Nilla quale componente del Duo Pizzi-Rattani per accompagnare Elsa
Peyrone in Ronda solitaria.
Sul retro, il disco Parlophon contiene Valzer di primavera, ancora in duetto con la
Pizzi, ma questa volta la canzone è interpretata soltanto dalle due giovani esordienti,
presentate sull’etichetta non pcome duo, ma con i nomi separati e scritti per esteso
per evidenziare l’autonomia artistica di entrambe.
Quando il maestro Tito Petralia decide di licenziare le due pupille di Angelini con la
scusa di essere “troppo moderne e non in sintonia con le esigenze del momento”,
Bruna Rattani, amareggiata, lascia il canto e rientra in famiglia.
Alla fine della guerra, riprende a cantare al seguito di vari complessini che agiscono
nelle balere e nelle sale da ballo.
In seguito, canta per un certo periodo a Radio Monteceneri, compiendo
contemporaneamente alcune tournée nell’Italia settentrionale e in Svizzera.
Nel 1949, incide per la Vis Radio e prende parte a numerosi spettacoli accanto a
Claudio Villa, Nuccia Bongiovanni, Carlastella, Maria Paris, Luciano Bonfiglioli.
Nonostante ciò, Bruna Rattani continua la carriera sempre in secondo piano, senza
conoscere grandi sviluppi, e le notizie che la riguardano sono scarse e frammentarie, la
cui eco si perde nell’anonimato.
Ha cantato con le orchestre di Virgilio Piubeni, di Alberto Righi, del trombettista
Giovanni Lamberti.
Ha inciso con l’orchestra di tanghi L. Massara (Adios pampa mia, Conte sempre
restar), duettato con Luciano Bonfiglioli (Baja) e con Giovanni Fantini (Baciarti così).
Si sa ancora che per tutti gli Anni Sessanta è stata in attività in giro per l’Italia con un
complesso proprio.
Enzo Giannelli