popolarissimo interprete di operette, parodie e commedie musicali, fra le quali Parade
de Françe (1934), Tout Pars chante (1936), Naples au baiser de feu (1937), Le temps
des guitares (1963).
A consolidare la sua fama di rubacuori, contribuisce non poco il cinema, che lo vede
protagonista di ben venticinque film, di cui, il più interessante resta Sì Versailles
m’était conté (1954), diretto da Sacha Guitry.
Nel 1939, alla vigilia dell’occupazione di Parigi da parte della Germania nazista,
incide, in francese, una versione di Tristesse (romanza tratta dallo Studio op. 10 n. 3 di
Chopin), che gli procura una tale popolarità, che il pubblico comincia a chiamarlo
familiarmente Tintin.
Nel 1944, nel periodo dell’epurazione, viene arrestato con l’accusa di aver continuato a
cantare durante la guerra, e condotto nel carcere di Fresnes, nei pressi di Parigi, ma
viene rilasciato pochi giorni dopo, ricevendo le scuse del governo francese.
Dopo un primo matrimonio contratto intorno alla metà degli Anni Trenta (dal quale
nasce la figlia Pierrette) e una burrascosa relazione con l’attrice Mireille Balin, nel
1974 sposa la danzatrice Lilia Vetti.
Nel 1982, dopo essere stato nominato Commendator della Legion d’onore dal
presidente François Mitterrand per “il suo contributo alla diffusione della cultura
francese”, appare per l’ultima volta in pubblico al Casino de Paris.
Si spegne a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 20 settembre 1983.
Idolo incontrastato dei giovani della pro-pria generazione, nel suo mezzo secolo di
carriera ha inciso oltre mille canzoni (compresi testi di Jules Massenet, Reynald Hahn,
Paul Eluard e altri), e venduto la sbalorditiva cifra di trecento milioni di dischi in tutto
il mondo, battendo qualsiasi record di tutti gli artisti francesi.
A cominciare dal Tango di Marilou, registrato nel 1933, i suoi successi si chiamano
Vieni vieni, Chanson pour Nina, Parlami d’amore Mariù, Tornerai, Ma ritournelle,
Méditerranée, Marinella, Destins, Ave Maria di Charles Gounod, Mon primtemps
(cover di
Raymond Asso), Arrivederci Roma, Le marchand de soleil, Nel blu dipinto di blu, Ma
dernière chanson sera comme la premieère, J’avais 20 ans e molti altri.
Nel suo repertorio, anche un nutrito numero di canzoni napoletane, cantate ora in
francese, ora in lingua originale.
Ecco alcuni titoli: Catarì Catarì, O mia bella Napoli, Tarantella, Luna rossa, Chi
è ’nnammurato ’e te, ’O sole mio, ’Na voce ’na chitarra e ’o poco ’e luna, Te voglio
bene tanto tanto (di Renato Rascel), Santa Lucia, La madonna de Sorrento,
Desiderio ’e sole, Isle of Capri, Luna caprese, Le rues de Naples.
Enzo Giannelli