PROPOSTA DI DELIBERAZIONE
DELLA GIUNTA COMUNALE
DELLA GIUNTA COMUNALE
Direzione Servizi Civici e Municipi
Direzione Servizi Civici e Municipi
Area Servizi Funebri e Cimiteriali
Area Servizi Funebri e Cimiteriali
Numero proposta:
Numero proposta: 1214 / 2024
1214 / 2024
OGGETTO: Attribuzione alla defunta Ines Talamo, insigne concittadina, degli onori della
tumulazione nel Civico Mausoleo Garbin del Cimitero Monumentale.
IL PRESENTE PROVVEDIMENTO
IL PRESENTE PROVVEDIMENTO NON HA RIFLESSI CONTABILI
NON HA RIFLESSI CONTABILI
Premesso che:
Ines Talamo nacque a Reggio Calabria il 20 maggio 1883 e morì a Milano il 30 luglio 1972;
i meriti artistici dell’illustre cantante, divenuta celebre nel primo trentennio del novecento, sono di
seguito brevemente descritti sulla base di una relazione recentemente fornita dall’Istituto Centrale
per i beni Sonori e Audiovisivi del Ministero della Cultura:
“Ines Talamo cresce in una famiglia di estrazione artistica (il padre era un baritono, la madre e la sorella
due soprani) e sin da giovane viene avviata allo studio del canto lirico. Trasferitasi con la famiglia a
Milano, a seguito del terremoto di Reggio Calabria, nel 1914 comincia un’ampia e prolifica attività
discografica. La sua carriera durerà fino al 1936 e vedrà l’incisione di circa 1.500 brani per la casa
discografica milanese Columbia. L’attività artistica di Ines Talamo segna un record estremamente
significativo per quei tempi: fino all’avvento del microsolco sarà infatti l’artista di sesso femminile ad
avere inciso il maggior numero di dischi in Italia. La sua produzione comprendeva, oltre alle canzoni del
momento, la maggior parte delle operette italiane di successo e, sporadicamente, romanze da salotto in
lingua o dialetto napoletano. A Lei si deve il lancio discografico della celebre canzone
“S.T.R.A.M.I.L.A.N.O” che incise nel 1929 in coppia con il tenore Guido Agnoletti e orchestrazione ideata
e diretta da Vittorio Mascheroni, l’autore della canzone. Un altro importante record stabilito da Ines
Talamo riguarda quello che allora era uno dei più famosi inni italiani, “La Leggenda del Piave”; le quattro
versioni da Lei incise fra il 1918 e il 1926 sono infatti le uniche ad essere cantate da una voce femminile.
Ines Talamo rappresentò, quindi, per certi versi una vera e propria icona femminista: nel contesto sociale
del ventennio a poche altre donne sarebbe infatti stato concesso di poter incidere un così vasto numero
di dischi. Con il mezzo discografico Ines Talamo entrò nella storia e nelle case degli italiani del periodo
tramite un mezzo estremamente moderno ed innovativo, che aiutò a far conoscere e a rendere conosciuti
brani dell’epoca presso ogni tipo di pubblico. Oggi questi dischi rappresentano un campo di studio
estremamente interessante per valutare e comprendere numerosi aspetti dell’arte e della cultura
dell’epoca, dalle caratteristiche interpretative allo stile di canto o la modalità di esecuzione”.
I resti ossei di Ines Talamo sono attualmente conservati presso il cimitero di Bruzzano;
il Ministero della Cultura - Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi, ha chiesto l’attribuzione
degli onori della sepoltura nei reparti benemeriti del cimitero Monumentale (riferimento
MIC/MIC_IC_BSA/ 07/03/2024_0202_P – 07.04/6/2024 - acquisito agli atti comunali con Prot.
0136269/2024 del 8 marzo 2024).
Considerato che, nell’ambito delle attività di valorizzazione e promozione dell’identità e della
memoria cittadina, si intendono tributare ad Ines Talamo gli onori della tumulazione nel Civico
Mausoleo Garbin del cimitero Monumentale, dedicato ai milanesi che si sono distinti in campo
artistico;
La presente copia informatica, destinata unicamente alla pubblicazione sull'Albo Pretorio on Line, e' conforme al documento originale ai sensi del D.Lgs. n. 82/2005. Il
corrispondente documento digitalmente firmato e' conservato negli Archivi del Comune di Milano.