chiave del successo. Le sue interpretazioni non arrivano alla platea, e stenta ad
affermarsi, situazione che le procura disagio e insofferenza.
Tornata a Parigi, prende a esibirsi in alcuni club privati come cantante jazz,
accompagnandosi con la chitarra, che suona ormai da professionista, grazie alle
pazienti lezioni del fratello. Ma i risultati sono sempre incerti e insoddisfacenti.
In questo periodo incontra un ancora sconosciuto Gilbert Bécaud, anch’egli
intenzionato ad affermarsi come cantante. Si ritroveranno anni dopo, entrambi
affermati, dando vita a collaborazioni e duetti musicali.
Nel 1948, parte per un tour in Scandinavia, ma ne torna poco soddisfatta, anche se
non le sono mancati applausi e riconoscimenti di merito.
Nel 1952, conosce il giocoliere berlinese Erik Van Aro (nome d’arte di Gerd Eric
Horst Scholz), che fa parte della compagnia di famiglia. Lo sposerà nel 1954 (dalla
loro unione nasce Eric Van Aro, che intraprenderà la carriera di cantante) e, per molti
anni sarà il suo impresario. Ma Erik diventa importante per l’artista, soprattutto
perché è lui, con i suoi consigli e la sua dedizione, a insegnarle come porgere le
canzoni al pubblico.
Nel 1953, viene chiamata dal famoso Grock (il più illustre clown dei suoi tempi) per
far parte del suo circo mobile, dove Caterina trova una propria dimensione ideale.
Qui, viene notata da Wado Linder, direttore della Radio Svizzera, che la scrittura per
una serie di trasmissioni radiofoniche in onda da Zurigo.
Nel 1954 incide i primi dischi, a cominciare da Istanbul, che registra per l’etichetta
Brunswick, con l’orchestra di Kurt Edelhagen, lo stesso direttore che la porta al
Festival del jazz di Francoforte e, nel 1955, al Salon du jazz di Parigi, dove riscuote
un enorme successo, tanto che la rivista Hot Jazz scrive che “probabilmente in
Europa non c’è chi possa starle alla pari”. E la sua carriera spicca il volo.
Firmato un contratto con la Polydor, i suoi dischi (O mama o mama o mamaje,
Malagueña e The breez and I) arrivano nelle classifiche statunitensi, nel Belgio e in
Germania, dove raggiunge la prima posizione con Granz Paris träumt von der Liebe
(cover tedesca di I Love Paris di Cole Porter), che vende cinquecentomila copie.
Nel 1955, compare per la prima volta nella televisione americana, nel programma
The Colgate Comedy Hour trasmesso dalla Nbc.
Nel 1956, è protagonista del suo secondo film, Bonjour Kathrin di Karl Anton,
registra il quarantacinque giri Ev’ry Time We Say Goodbye con Chet Baker e riceve il
primo disco d’oro per quattro milioni di singoli venduti.