Nella Colombo
Nome d'arte di Giovanna Colombo, nasce a Cusano Milanino il 18 gennaio 1927.
Orfana di padre, dopo aver studiato canto a Torino nella scuola Giuseppe Allievo,
incoraggiata dalle compagne partecipa al concorso per voci nuove indetto dall'EIAR
nel 1941, e, senza che nessuno si accorga che non ha ancora compiuto i sedici anni
previsti dal regolamento, supera l'esame; viene inquadrata dall'EIAR e ammessa al
corso per canto sotto la guida del maestro Prato. Nel 1942 viene chiamata
dall'orchestra di Tito Petralia per sostituire Oscar Carboni e subito dopo entra
nell'organico di Carlo Zeme. Nel 1943 canta per un breve periodo con Angelini a
Montecatini Terme ove la radio era stata trasferita e con Aldo Donà e Dea
Garbaccio. Incide "Il tamburo della Banda Daffori", motivetto destinato alla
celebrità, anche perché il pubblico ravvisa in quei 550 pifferi, gli altrettanti membri
del Gran Consiglio Fascista. Il successo che la consacrerà alla storia della canzone
arriva nel febbraio del 1945, quando lancia alla radio con Carlo Zeme, in seno alla cui
orchestra è ritornata dopo la parentesi Angelini, il brano "Perduto amore", che
riuscirà a incidere solo nel mese di luglio, con l'orchestra di Beppe Mojetta. Nel
1947 lascia la radio dove tornerà soltanto nel 1953 come cantante fissa
dell'orchestra di Francesco Ferrari, per passare poi a quella di Carlo Savina. Nel 1955
partecipa al Festival di Sanremo riscuotendo un discreto successo, ma le canzoni
affidatole non sono all'altezza della sua fama e della sua bravura. Nel 1959 conosce
un ritorno di popolarità grazie al "Musichiere" vincendone il Festival estivo con il