
prorompente bellezza e la sua delicata e graziosissima voce, che sfruttò per
lanciare famosissime canzoni, come Veleno e Il cielo è tornato sereno. 
Incise alcuni dischi con Semprini e successivamente entrò in una 
compagnia di rivista, dove conobbe Renato Rascel, che diventò suo 
marito. La coppia fondò una propria compagnia di rivista, mettendo scena 
esilaranti spettacoli come Al Ragno d'oro, Allegretto ma non troppo, 
Settenote, Cominciò con Caino e Abele e Il cielo è tornato sereno la De 
Mola e Rascel lavorarono assieme anche al cinema, nel film “Pazzo 
d’amore”, di R. Gentilomo. Lavorò poi accanto a Macario nella maestosa 
rivista “Oklabama” (1948-49), di Ruggero Maccari e Amendola e al fianco
di Ugo Tognazzi in “Quel treno che si chiama desiderio” (1950-51). Subito
dopo arriva il successo all’estero: in Germania con “Buondì zia 
Margherita”, a Città del Messico in “Carnevale di Venezia”, rivista 
musicale e in altri Paesi del Sudamerica. Rientra in Italia nel 1954 e 
interpreta, al cinema, “Attanasio cavallo vanesio” e a teatro “Alvaro 
piuttosto corsaro” con l'ex marito Renato Rascel; interpreta inoltre canzoni
sentimentali di Gorni Kramer (« È l'ora di dare la buonanotte al mare...”). 
Altro successo,con "Il terrone corre sul filo" nel  1954-55 di Nelli-
Mangini-Verde, con Nino Taranto alla sua ultima rivista. Nel 1955 approdò
in televisione, con show costruiti sui successi rivistaioli. Qualche anno 
dopo la bellissima Tina De Mola si ritirò senza rimpianti dalle scene.
« Un tempo la soubrette era una donna fatale, molto femminile, 
addobbata, truccatissima, con molto charme - ha dichiarato - tipo Isa 
Bluette. Io non ho mai portato pennacchi, non ho mai fataleggiato, anche 
perché non avevo il fisico adatto. Le mie qualità? Una bella voce, una 
naturale simpatia: piacevo anche a mamme e zie, non solo agli uomini ».
Muore a Roma nel 2012.
(Claudia Bertanza)