Museo Virtuale del Disco e dello Spettacolo
Radio Il Discobolo
Mario Latilla nasce ad Andria nel Marzo del 1896; alla fine della Grande Guerra,
dopo aver ottenuto il congedo, intraprende la carriera di tenore leggero, incontrando
non poche difficoltà dovute alla moda che al tempo proibiva agli artisti di presentarsi
in pubblico con gli occhiali. Nel 1922 porta per la prima volta sul palco l'intera
orchestra, che sino ad allora usava suonare "in buca".
Di fronte alle molte difficoltà incontrate in un primo tempo rinuncia tornando alla
sua professione di avvocato ed è solo nel 1925 che decide di tornare nel mondo dello
spettacolo, questa volta definitivamente.
Inizia dunque a girare l'Italia con una compagnia di avanspettacolo e nel 1929 riesce
a realizzare il suo sogno: quello di portare finalmente sul palco una orchestra di ben
dieci elementi.
Nel 1930 diviene capocomico e, dopo varie tournée in giro per l'Italia, inizia una
attività regolare e continuativa con il Teatro di Fantasia del M°.Luggetti.
Si deve a Mario Latilla il lancio di comici come Virgilio Riento, I Fratelli De Rege e
quelli De Vico.
Nel frattempo divengono famoso alcune sue esecuzioni di canzoni come
"Violino Tzigano",
"Tango della gelosia",
"La Sagra di Giaradub".
Scrittura anche le Blue Bells e fa esordire nell'orchestra che lo accompagna il giovane
chitarrista Cosimo Di Ceglie. I locali alla moda se lo contendono e rimane per mesi
con la sua compagnia nel famoso "Savioli di Riccione", o all'"Embassy di Rimini".
Nel 1939 diventa il promotore dei "Carri di Tespi" che agiscono per le truppe nelle
retrovie.
Lo spettacolo è costituito in genere da un primo tempo con Latilla e la sua compagnia
e da un secondo recitato da Eduardo, Titina e Peppino De Filippo.
Alla fine del secondo conflitto mondiale si dedica al management lanciando nel
mondo dello spettacolo il figlio Gino.
Ha inciso per le etichette Homocord, Odeon e Columbia diverse centinaia di canzoni
molte delle quali tratte dal repertorio napoletano.