Teresa Ferrero, questo il suo vero nome, nasce a Torino il 10
settembre del 1898 nel quartiere allora periferico e operaio del Regio
Parco. La sua infanzia è simile a quella i molti ragazzi dell'epoca,
con giochi semplici e corse nei cortili dei casermoni popolari in una
zona che sorgeva allora al limite con la campagna piemontese. La sua
famiglia era tutt'altro che ricca, e ancora ragazzina Teresa fu
costretta a lavorare per aiutare a sostenere il bilancio famigliare
nella Regia Manifattura Tabacchi del Regio Parco, allora di grande
rilievo cittadino e nazionale. Ma Teresa, che ha una forte personalità,
non accetta di confinare la sua vita in quella umile condizione
lavorativa e conscia delle sue doti naturali e potenzialità ambisce a
una carriera nel varietà. Si licenzia quindi da un lavoro allora
“sicuro” e imbocca con audacia una strada costellata da molte incognite.
Si sta appena abbandonando il periodo della Bella Epoque e anche Torino
vuole dimenticare gli orrori della prima guerra mondiale aprendosi al
divertimento a alle notti libertine.
Teresa, pur se di statura minuta è comunque una ragazza graziosa,
dotata di un sorriso ammagliante e di un fisico proporzionato e ha
soprattutto una voce melodiosa che ha coltivato da sola esercitandosi
con i brani delle operette più famose viste a teatro, genere allora di
gran voga.
Con tenacia e coraggio esordisce nei café-chantant torinesi,
indispensabile gavetta per poter aspirare ad arrivare ai teatri
cittadini.
Dotata di una grande intelligenza e istinto capisce che deve mutarsi il
nome scegliendosene uno d’arte ispirato a Parigi, allora tempio del
varietà e della bella vita.
Diventa così la fascinosa e sofisticata Isa Bluette
E da Parigi importa anche la famosa "passerella"che permetteva al
pubblico di vedere da vicino chi danzava sul palcoscenico. E' lei
inoltre a ideare per prima la scena della soubrette circondata da un
folto numero di uomini eleganti.
Negli anni '20 i suoi spettacoli, caratterizzati da grande sfarzo e
sensualità, hanno un grande successo in tutta Italia.
Con la sua compagnia, Isa Bluette lancia in quel periodo quelli che
poi diverranno i comici più importanti del teatro italiano: su tutti
Erminio Macario e Totò (con il quale fa coppia fissa sin dal 1928).
Gatte di lusso, Donne, Ventagli e fiori, Madama Follia, Il
Paradiso delle donne, Mille e una donna, sono alcuni dei titoli
di questo periodo.
Nel 1926 porta ad un grande successo la canzone Creola di
Ripp (Antonio Miaglia), tra l'altro a lei dedicata.
A partire dagli anni '30 si dedicherà sempre più all'operetta,
continuando ad avere sempre un grande successo di pubblico.
Nonostante il successo e le schiere di pretendenti, di Isa Bluette non
si conoscono amori o relazioni segrete.
Isa infatti si nega decisamente agli spasimanti più insistenti, tenendo
un comportamento riservato, decisamente raro tra le dive dell'epoca.
La sua vita privata cambierà solo quando s’imbattè nel suo unico grande
amore e compagno di vita, il milanese Nuto Navarrini,
anche lui valente uomo di spettacolo, con il quale condivide gli ultimi
anni di gloria sui palcoscenici.
Isa Bluette infatti morirà a soli 41 anni di tisi quando era ancora
all'apice del suo successo.
Conclude i suoi giorni in un letto dell’ospedale Molinette.
È l’11 novembre 1939 e poco prima di spirare, sposa Nuto Navarrini, il
solo uomo che abbia amato, profondamente.
In migliaia partecipano al suo funerale. La salma è vestita d’azzurro e
cinta con una ghirlanda di fiordalisi, i suoi fiori preferiti.
La folla invade via Principi D’Acaja, dove abitava e le strade
adiacenti, seguendo il feretro verso la chiesa di San Donato.
Purtroppo, come troppo spesso accade in Italia Isa Bluette è stata
completamente dimenticata.
Neppure la sua Torino ha mai pensato di dedicarle un monumento, un
teatro o qualcosa che ricordasse a tutti quelli che sono venuti dopo il
passaggio di questa ragazza che dal nulla ha saputo divenire un mito e
trasformare il varietà italiano.
Solo un'altra grande torinese e artista come Milly si
ricordò di lei citandola durante uno show televisivo degli anni
settanta.
Il suo compagno Nuto Navarrini scomparso nel 1973 continuò
una carriera brillante fatta di Teatro e Televisione.
Anche per lui Isa, fu l'amore della sua vita e oggi riposa accanto a lei
nella tomba sita nel Cimitero Monumentale di Torino.
DISCHI IN ARCHIVIO
1938 |
78 giri | Coubanakan | ||
(Simons - Bel'ami - Nuni) Orchestra CETRA diretta dal M°.PIPPO BARZIZZA Con Trio vocale CETRA Dalla Rivista "IL RATTO DELLE CUBANE" Da supporto 78 giri PARLOPHON N.Catalogo GP 92601 N.Matrice 153750 |
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1935 |
78 giri | L'isola Felice | ||
(Martinelli - Bel'ami - Nuni) Orchestra CETRA diretta dal M°.PIPPO BARZIZZA Con Trio vocale CETRA Dalla Rivista "IL RATTO DELLE CUBANE" Da supporto 78 giri PARLOPHON N.Catalogo GP 92601 N.Matrice 153749 |
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