Canzonettista e attrice di varietà
nata a Napoli il 31-3-1883 da famiglia umile cominciò a calcare le scene
molto presto.
A nove anni infatti faceva l'imitazione della stella del varietà Emilia
Persico (poi passata all'operetta) in un piccolo teatro baracca di
Margellina.
Non ancora adolescente si esibiva al Petrella nei numeri di
varietà del teatro dei pupi,duettando con Ersilia Sanpieri e Davide
Tatangelo.
Più tardi proprio con il tenore
Tatangelo assumerà la gestione della birreria Incoronata nella galleria
Principe di Napoli.
Il suo successo e la sua popolarità sono una conquista lenta e
faticosa,ma esclusiva dell'intelligenza scenica e delle sue doti
vocali,cosa che fecero passare in sott'ordine l'aspetto,tutt'altro che
piacevole,e persino i molti problemi di salute che l'accompagnarono per
tutta la vita.
A Napoli divenne un simbolo:fù amata
come una santa del popolo e altrettanto stimata sia dalla critica che
dagli addetti ai lavori.
Dovrà tuttavia conquistare il resto
d'Italia e nella sua carriera
nulla le verrà regalato.
Nel 1908 il Teatro Olimpia di Roma
la mette in cartellone come "vedette".
Proprio per la sua bravura il
pubblico italiano accetterà tutto di lei,compresa la sua figura tozza,il
viso largo e i modi popolareschi.
Sul palco grazie alla bellissima
voce saprà trasformarsi,diventando persino affascinante.
E' il successo vero sognato per anni e per anni voluto con sacrificio e
determinazione anche a rischio della sua salute peraltro
cagionevole.
Per lei vorranno scrivere canzoni gli autori più importanti della
seconda generazione di canzonettisti napoletani,da Bovio a Nicolardi,da
Falvo a Lama.
Incide anche i suoi primi dischi per la "PHONOTYPE",mentre al Teatro La
Fenice di Napoli a commuoversi davanti alla sua arte sarà addirittura la
divina Eleonora Duse,che le lancerà una rosa sul palcoscenico.
Nel 1915 può persino permettersi di rifiutare per ragioni patriottiche
un favoloso contratto discografico con la tedesca "POLIPHON MUSICWERKE",causandone
l'uscita di tutti gli autori napoletani.
La sua decadenza artistica comincerà inesorabilmente dopo la prima
guerra mondiale quando la Donnarumma accuserà seri problemi di voce,che
nonostante le raccomandazioni dei medici non le impediranno di
continuare la propria esistenza frenetica sui maggiori palcoscenici
europei.
Incide pure per la PHONOTYPE diversi 78 giri.
Nel Dicembre 1932 si congeda dal suo pubblico con una serata di
beneficenza,e pochi mesi dopo, ai suoi funerali parteciperà tutta Napoli.
Elvira Donnarumma è tuttora considerata una delle grandi figure del cafè
chantant napoletano e italiano del primo ventennio del 900.
Tra suoi successi:
POPOLO PO' di Murolo-Di Chiara,
CORE
SIGNORE di Baratta-Valente,
AMOR DI PASTORELLO di Bovio-Nutile,
A GUERRA
di Bovio-De Curtis,
NUTTATA NAPULITANA di Valente,
TUTTO E' PRONTO di Bovio-Valente.