Nato in Toscana.
esattamene a Seggiano in provincia di Grosseto da una famiglia
di musicisti, trascorre l'adolescenza a Bologna dove studia
violino e composizione al conservatorio e nello stesso tempo
consegue il diploma di elettrotecnico.
Tra mille
difficoltà, comincia a lavorare come insegnante di musica, ma
presto viene chiamato alle armi.
Dopo la guerra,
viene ingaggiato come direttore artistico di un teatro di Napoli
e intanto perfeziona la sua formazione musicale al Conservatorio
di San Pietro a Majella.
Nel 1949 accetta
un contratto come musicista di bordo sulla nave polacca e arriva
così negli Stati Uniti.
Qui resta sei
mesi e si stabilisce al Greenwich Village, dove incontra
personaggi come Dizzy Gillespie e Stan Kenton, familiarizzando
con i classici della musica di Broadway e con il be-bop.
La scena
musicale jazz americana lascerà una profonda influenza sul suo
stile musicale.
Al suo ritorno
in Italia, comincia a scrivere temi per colonne sonore e forma
un quartetto che viene ingaggiato in locali notturni e balere.
Al night "La
Conchiglia" di Napoli resta per ben cinque anni dando prova del
suo talento non solo come musicista, ma anche come animatore e
intrattenitore.
Il suo
repertorio spazia dagli standard internazionali (I love Paris,
Rico vacilon) alle canzoni napoletane (La pansé, Io mammeta e
tu, 'E spingule frangese) felicemente reinterpretate in versione
ballabile, spesso seguendo le mode e i ritmi del momento.
Nel 1955 va a
Milano dove si esibisce al "Caprice" e pubblica i primi dischi
sotto etichetta Durium;
Nel 1956 fa la
sua prima apparizione in TV, nel 1958 debutta a Parigi dove
ottiene un inaspettato quanto clamoroso successo all'Olympia e
comincia a vendere i suoi dischi.
Il suo brano più
celebre diventa Bambino, versione francese di Guaglione, che
viene poi ripresa da Dalida, così come almeno altre quindici
canzoni.
Un'altra
cantante in qualche modo debitrice verso la musica di Marini è
Caterina Valente, che più volte ha incluso nel proprio
repertorio brani portati al successo da lui.
Il suo successo
si allarga fuori dai confini d'Europa, raggiungendo il Medio
Oriente, l'America Latina e il Giappone.
Nel 1958 arriva
in Gran Bretagna dove fa da spalla a Jerry Lewis in uno
spettacolo al London Palladium.
Anche nel Regno
Unito avrà un grande successo, tanto che lo stesso Paul
McCartney in alcune interviste ha riferito che anche suo padre
aveva diversi dischi di Marino Marini nella sua collezione.
Il suo successo
passa anche per l'intelligente riarrangiamento di brani di altri
autori quali Domenico Modugno (Piove, Lazzarella),
Rocco Granata (Marina), Renato Carosone (Maruzzella).
Nel 1960 si
presenta al Festival di Napoli come arrangiatore e direttore
d'orchestra dei brani in gara, nonché come solista con Uè uè che femmena conquistando
il secondo posto.
Nello stesso
anno il suo gruppo si scioglie e Marini è costretto a cercare
altri musicisti che possano ancora accompagnarlo nei numerosi
spettacoli per i quali si è impegnato.
Sono questi gli
anni dei suoi successi nell'Europa dell'est e nella stessa
Unione Sovietica, meta quasi impossibile per un artista
occidentale.
Il brano più
celebre composto da Marino Marini è La più bella del mondo, che
però otterrà maggior successo commerciale nella versione di Don
Marino Barreto Junior.
Pur ritirandosi
dall'attività dal vivo negli anni settanta, Marini continua a
lavorare nell'industria discografica come talent-scout e
produttore musicale;
Fonderà
inoltre insieme alla moglie Anna Scocca la casa discografica
Tiffany.
Con la chiusura
dell'etichetta, diventa dirigente della Fonit Cetra.
Muore a Milano
nel 1997.