Ersilia Amorosi nasce
a Torino nel 1877.Rimasta orfana di
entrambi i genitori viene scritturata a soli dieci anni dalla Compagnia
Lillipuziana formata da bambini che cantano le opere liriche.A 17 anni giunge a
Napoli dove con il nome di "Piccola Andalusa" si esibisce con Elvira
Donnarumma alla Birreria Incoronata.Non ha molta voce, ma
in compenso è bellissima, dotata di grazie e una giusta dose di malizia.Dopo aver cantato fa
il giro con il piattino e gli uomini presenti non le fanno mai mancare
ricche offerte.Nel 1894 si
trasferisce a Genova ma nel 1901 torna nuovamente nella città partenopea
con un contratto per una serie di spettacoli nel prestigioso "Salone
Margherita"dove debuttò tra mille difficoltà create da un amministratore
teatrale al quale lei si era negata. Donna di grande
intelligenza la gente la amò incondizionatamente e di lei apprezzò il
carattere cordiale e lo spirito umanitario, che una volta divenuta famosa
espresse in molte circostanze.Nel 1907 si sposa con
un artista di varietà, ex lottatore, noto al pubblico come "Mister
Muscolo"ma il matrimonio naufraga dopo pochi anni per l'aggressiva
gelosia di lui.Tra i suoi ammiratori
più calorosi il grande autore Libero Bovio che tuttavia non riuscì
mai, pare a coronare il suo sogno di una relazione con lei.Nel 1911
riconquistata la libertà Ersilia Sampieri , come ormai si faceva
chiamare, stupisce il pubblico provando l'ebrezza del volo su un
pionieristico aereo Farman e recitando spesso con abiti totalmente
maschili.Nel 1932 abbandona le
scene e si ritira a vivere a Trieste, dove inizia a scrivere e fonda il
periodico di lettere ed arti "Il crepuscolo"per il quale delapiderà
tutto il proprio patrimonio.Di lei si perdono le
tracce sino al 1949 quando le cronache la ritrovano a Roma in
via Frattina, dove per procurarsi da vivere esercita la professione di
chiromante.Dopo poco sarà però
costretta a farsi ricoverare in un istituto di beneficenza.Muore nel 1955
all'ospedale Don Bosco , dove registrata all'entrata come
casalinga, neppure si rendono conto della sua vera identità.Aveva 78 anni.Nella sua lunga e
fortunata carriera ha duettato con molti grandi artisti dell'epoca tra
cui Bernardo Cantalamessa e Rodolfo De Angelis con il quale ha inciso
per la Phonotype una rara e commuovente versione della famosa "'I te vurria vasà".Anche se dimenticata
nell'ultima parte della sua esistenza il suo nome figurò per tutto
il primo ventennio tra quelli più importanti del varietà italiano, allora
denominato "Cafè Chantant".