Un sanguigno tango di Egidio Storaci su testi della
coppia di ferro Nizza-Morbelli, quasi un portafortuna per Filogamo. Qui
il presentatore assume uno stile da fine-dicitore classico, con il
classico tono da 'scettico' deluso dal mondo. Si intuisce l'influenza di
Gino Franzi, il maggior esponente dello stile, anche se la voce di
Filogamo, esile ma inconfondibile, produce un valore aggiunto al celebre
adagio. Discreto e non invadente il supporto orchestrale di Cesare
Gallino.