(Frati - Kramer)
Orchestra: DELLA RIVISTA
diretta dal M°. CARLO ZEME
Edizioni : MELODI
Da supporto 78 giri CETRA
N.Catalogo
DC 4253
N.Matrice
51926
ANNO 1943
Brano scritto da Gorni Kramer insieme
ad Enrico Frati ), si inserì nel filone delle cosiddette "canzoni
dell'allegria", una delle cui funzioni era sollevare gli spiriti della
nazione in guerra.
Kramer, costruì un curioso contrasto
tra il modernissimo ritmo swing e i paesaggi campagnoli descritti dal
testo.
La cantarono Nella Colombo e Natalino
Otto - secondo Paolo Limiti, però, Kramer scrisse la canzone
(leggermente somigliante a 'Ba ba baciami piccina', di Morbelli e
Astori) pensando a Lucia Mannucci, che nel 1942 non era ancora entrata a
far parte del Quartetto Cetra, e cantava a Napoli con Natalino Otto.
L'autore così ha descritto l'origine
della canzone:
"Ero arrivato a Firenze partendo da
Milano su uno di quei treni che, a causa della guerra e delle incursioni
aeree, si sapeva quando partivano ma non se e quando sarebbero arrivati
a destinazione.
Infatti, improvvisamente apparvero gli
aerei e 'picchiarono' sul treno. Erano le 6 del pomeriggio. Uno spezzone
incendiario fermò la locomotiva. Mi ritrovai in piena campagna a 20 km
da Firenze.
Con molto ottimismo mi avviai a piedi
carico della mia vecchia fisarmonica più un'altra acquistata il giorno
prima. Faceva caldo e pesavano come macigni. Mezz'ora dopo
fortunatamente un calessino che andava verso la città mi caricò.
Il cavallo era un morello sfuggito
miracolosamente alle requisizioni. Dopo lo spettacolo al Teatro Verdi,
invece di andare a dormire mi rifugiai in camerino a suonare. Sulla
vecchia fisarmonica improvvisai delle note liete, piacevoli. Dopo un'ora
era nata la canzone: mi alzai come liberato, avevo pagato il mio debito
di gratitudine verso il morello. Purtroppo, ero tanto preso dal
motivetto che non mi ero accorto che qualcuno era entrato nel camerino e
si era portato via la fisarmonica nuova".