1958 : Tonina Torrielli e l'edera
Cari amici del Discobolo,questa settimana rimediamo a una grande lacuna della rete oltre che del nostro sito dedicando il "78 giri in vetrina" ad una interprete della canzone italiana tuttora molto amata ,anche se il suo momento di massimo successo e popolarità,risale ormai alla seconda parte degli anni '50: Tonina Torrielli.
 
Proveniente da una famiglia modesta, nel 1956 Tonina Torrielli fu una delle 16 vincitrici del concorso per debuttanti Rai, e lascia il suo lavoro in un'industria dolciaria - questo spiega il suo soprannome 'La caramellaia di Novi Ligure', datole dai discografici che volevano sfruttare la 'favola' e distribuivano caramelle durante le sue esibizioni.
La sua carriera tuttavia fu piuttosto breve: dopo aver goduto di enorme popolarità nei Festival di Sanremo dal '56 al '59 (salì sul podio tre volte, con 'Amami se vuoi', 'Scusami','L'edera'), si ritirò dal mondo della canzone per diventare madre e moglie a tempo pieno.
 
Ve la vogliamo presentare con una delle canzoni che la rese più famosa.
Un disco CETRA già diffuso a quel tempo (si era nel 1958) in doppio formato:
su uno storico 78 giri con etichetta viola serie  AC e numero di catalogo 3320 nonchè sugli innovativi e sempre più diffusi 45 giri con serie  SP e numero 120 inciso il 22 Marzo 1958.
 
Era il tempo che sempre più gli amanti della musica tentavano di far convertire i loro vecchi radiogrammofoni dotati ancora di piatto unicamente funzionante a 78 giri,al microsolco.
L'operazione,peraltro abbastanza costosa consisteva nel sostituire l'ormai obsoleto giradischi a punta d'acciaio con uno più moderno,venduto separatamente,che veniva praticamente incastrato nell'allogiamento dell'apparecchio e collegato poi all'amplificatore dello stesso.
 
Durante il 1957 l'URSS lancia nello spazio un cane - la celebre (suo malgrado) Laika. I giovani d'America invece vedono Elvis Presley partire per il servizio militare: per alcuni, il simbolo della fine del rock'n'roll, perlomeno quello degli anni '50, durante i quali Elvis è stato un re insidiato da giganti quali Little Richard, Chuck Berry, Bill Haley, Jerry Lee Lewis. In Italia, comincia ad essere prodotta la Fiat 500.
 
In questo scenario di rinnovamento, la canzone sanremese è apparentemente inchiodata alla sua tradizione malinconica, rigorosamente "in minore".
 
Fin dai primi giorni di gennaio 1958, ad essere indicata come vincitrice "annunciata" dell'ottava edizione del Festival è infatti 'L'edera', affidata a Tonina Torrielli e soprattutto alla "regina" Nilla Pizzi.
Quest'ultima sembra l'unica a manifestare qualche preoccupazione: la sua esperienza le dice che ancora più che Claudio Villa e Giorgio Consolini, l'avversario più ostico potrebbe rivelarsi l'outsider Modugno.
I fatti le daranno ragione: alla fine, il '58 sarà davvero un anno rivoluzionario per la musica italiana. L'anno passerà alla storia per gli inizi di carriera di Mina, Adriano Celentano e (un po' più in sordina) Fabrizio De Andrè; ma soprattutto, come aveva previsto Nilla Pizzi, per un Festival che lancia in tutto il mondo 'Nel blu dipinto di blu', di Domenico Modugno.
Infatti, 63 giurati proclamarono Modugno vincitore (nonostante le contestazioni del vulcanico Claudio Villa), mentre solo 41 scelsero 'L'edera'. Nilla Pizzi, sconfitta e febbricitante, si consolò sommando al secondo posto anche la terza posizione (con 22 voti) di 'Amare un'altra', cantata in coppia con Gino Latilla.
 
Discograficamente però la vincitrice morale (Modugno a parte) ,di quel Festival fu proprio la “caramellaia” di Novi Ligure,che spodestò temporaneamente la Regina Pizzi,passata ormai da qualche anno alla neonata RCA Italiana,
 
Forte della popolarità acquisita nei Sanremo precedenti e la Torrielli marchiò con la sua versione dell’edera,le prime antidiluviane classifiche o meglio”vetrine” dell’epoca e alla fine del 1958 il disco della CETRA contenente la canzone firmata da Seracini e D’acquisto risultò il più richiesto tra le tante versioni che ne furono realizzate.
Addirittura più richiesto di quello della Pizzi.
 
Sul retro una’altra bella canzone di quello storico Festiva di Sanremo:”Mille volte” firmata da Faber,un brano sentimentale e intenso che non poco contribui al successo del disco della CETRA su i tanti delle rivali etichette discografiche che intanto anche in Italia si stavano moltiplicando.
 
                                                                                                                                                    Massimo Baldino