Il 1934 non era ancora terminato quando Cesare Andrea Bixio e il paroliere
Bruno Cherubini , conosciuto circa dieci anni prima e con il quale aveva già
firmato decine di canzoni di successo,depositarono lo spartito di "Violino
Tzigano", un tango come tanti altri ,in quegli anni nei quali questo tempo e
questo ballo era sicuramente tra i più usati ...e abusati del momento.
Certo gli autori erano già molto conosciuti e apprezzati, avevano fatto la
fortuna di cantanti importanti quali Aurelio Gabrè o Ines Talamo con
innumerevoli canzoni di successo quali :Miniera, Il tango delle capinere,
Parlami d'amore Mariù scritta appositamente per Vittorio De Sica, un giovane
attore napoletano che l'avrebbe dovuta cantare in uno dei primi films sonori
del periodo.
La fama della coppia Bixio-Cherubini aveva già da tempo varcato i confini
nazionali, tanto che nel 1931 la diva francese Mistinguett, si era
appositamente recata a Milano ove la coppia aveva fondato la propria casa
editrice, per convincere i due, peraltro diventati ormai entrambi musicisti,
a comporre per lei le musica di una sua rivista : Paris qui brille.
Intanto già dagli anni venti l’importante editore Carisch di Milano aveva stipulato
un contratto di distribuzione con la casa editrice di Bixio per la cifra,
allora favolosa, di sessantaquattromila lire.
Insomma....Violino Tzigano avrebbe potuto persino passare inosservata, senza che questo intaccasse minimamente la carriera e la fama della celebre
coppia di autori.
In realtà, invece, il successo della canzone fu
clamoroso, varcando presto i confini nazionali, spesso, suggellando ancora
una volta anche le personali fortune di molti altri artisti :
basti pensare a Milly, chiamata da un importante
impresario in America, proprio dopo che questi aveva ascoltato la sua voce
incisa su un disco della Columbia, cantare a suo modo la canzone
firmata da Cherubini e Bixio.
Il brano fu espressamente creato per un film sonoro
del 1934,"Melodramma" diretto da Giorgio Simonelli interpretato dalla
lanciatissima Elsa Merlini che per prima dunque cantò la famosissima
canzone,oggi si direbbe lanciandola in tutta Italia,ma fu immediatamente
ripresa da tutte le etichette discografiche dell'epoca che la affidarono
dunque alle loro voci di punta:
Si è già detto della Columbia che la affidò,oltre
che alla immensa Elsa Merlini, sia a Milly che ,nella versione maschile a
Carlo Buti; in Fonit la cantarono sia Ada Neri che il tenore Fernando
Orlandis, la Odeon la affidò a Mario Latilla e alla prestigiosa voce di Meme
Bianchi che la fece pure conoscere per prima al pubblico della radio insieme
a Emilio Livi che la incise per la Parlophon, oltre alle versione minori, ma
non per questo meno affascinanti di Enzo Fusco su dischi Fonotecnica Fonola.
La canzone, come abbiamo già detto fu pure un grande
successo all'estero come testimonia la versione che in Francia fu
incisa dal cantante corso Tino Rossi che decise persino di cantarla in
italiano, onore questo che sino ad allora era riservato solo ai classici
della canzone napoletana.
.....e neppure il tempo, la guerra, il susseguirsi
delle mode e delle epoche intacco minimamente il fascino del piccolo
capolavoro di Cherubini-Bixio, tanto che ancora negli anni cinquanta il
brano fu oggetto di interpretazioni e rivisitazioni dei più importanti
cantanti del decennio, da Claudio Villa a Giorgio Consolini, da Achille
Togliani a Luciano Tajoli sino ad arrivare al 1962 anno in cui il
"Violino Tzigano" che arrivava dall'Italia tornò nuovamente in vetta alle
classifiche di vendita grazie alla singolare versione che ci regalò una star
mondiale come la bellissima cantante spagnola Connie Francis che la riportò
pure in America dove il brano non era mai stato dimenticato.
Di tutto ciò abbiamo voluto fornirvi la nostra
memoria digitale, attraverso questa singolare Hit Parade di storiche
versioni che potrete riascoltare e rivisitare su questa nostra pagina.
Buon ascolto !
